Vivere una vita strutturata con orari dei pasti regolari ed andando a letto presto potrebbe portare ad una vita migliore e forse anche prevenire l’insorgenza di malattie mentali. Il nostro ciclo sonno/veglia è governato da un timer interno di 24 ore, l’orologio circadiano. Vi sono però prove del fatto che l’attività quotidiana sia influenzata anche da ritmi molto più brevi di 24 ore, noti come ritmi ultradiani: questi ritmi seguono un ciclo di 4 ore, e possono essere osservati in modo più evidente nei neonati che ancora non sono in grado di dormire per titta la notte. Essi possono spiegare come mai assumiamo circa tre pasti al giorno equamente distanziati durante il nostro periodo di veglia. Responsabile dei ritmi ultradiani è la dopamina, una sostanza chimica chiave per il cervello: quando i livelli di dopamina sono fuori fase, come accade nei disturbi bipolari e nella schizofrenia, i ritmi di 4 ore possono allungarsi anche per 48 ore. Un recente studio ha dimostrato che le anomalie del sonno, che in passato erano state associate ad interruzioni dei ritmi circadiani, derivano invece da uno squilibrio a carico di un generatore di ritmi ultradiani che si basa sulla dopamina: lo studio dimostra che nei soggetti bipolari l’oscillazione fra mania e depressione deriva proprio dal fatto che questo generatore inizia a lavorare su un ciclo di 48 ore. Questi dati hanno implicazioni potenzialmente importanti per il trattamento del disordine bipolare e di altre malattie mentali correlate alla disregolazione della dopamina. (eLife, 2014; 3)
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